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Approfondimento del giorno

Ad Abbiategrasso il miglioramento della viabilità resta una priorità

 

di DARIO BARONI

Quella che si giocherà nelle prossime settimane sarà una partita decisiva per le sorti del distretto dei Navigli. Gli oltre 23 mila veicoli che ogni giorno transitano sulla Vigevanese la dicono, infatti, lunga sulle difficoltà di Abbiategrasso di offrire ai suoi abitanti una qualità della vita decente ed una mobilità moderna. Ciò perché tale fiume di auto assedia case e fabbriche in modo ormai drammatico, condizionando esistenze e vissuti economici. Stiamo, allora, tifando per la realizzazione della superstrada? Ed i ritardi del Leone in tema di infrastrutture possono da soli giustificare il parere favorevole dei comuni oggi contrari all’opera? Sicuramente si potrebbe, per intanto, eccepire che non è colpa dei vicini di casa se il nodo delle tangenziali esterne all’abitato del capoluogo non sia mai stato risolto dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida del Castello Visconteo. E nessuno mette in dubbio come per decenni si sia, purtroppo, pensato unicamente a privilegiare le lobbies del mattone, ignorando la regola della pianificazione al servizio della collettività e non dei palazzinari. Il che ben spiega i guai attuali di località nella quale le direttrici ferroviarie e le arterie di grande comunicazione hanno mantenuto gli assetti originari, con tutte le penalizzazioni connesse. Ma si potrebbe pure eccepire che il comportamento dei vicini di casa non sia stato altrettanto attento e virtuoso, come provato, ad esempio, dalle scelte urbanistiche attuate da Cassinetta di Lugagnano e da Albairate, entrambe ree di aver portato le rispettive aree industriali rispettivamente a ridosso della zona residenziale nord di Abbiategrasso e del Naviglio Grande, dimostrando scarso interesse per il prossimo e per la tutela ambientale. Un simile modo di ragionare non ci condurrebbe però da nessuna parte, con il risultato di alimentare all’infinito polemiche. Polemiche che non servono per trovare una sintesi vincente e non impossibile da raggiungere. Poiché contrari e favorevoli alla superstrada sono tutti convinti della necessità di potenziare l’attuale rete stradale del distretto. Dunque, si trovino le modalità per tradurre in pratica una siffatta volontà e siano privilegiate le soluzioni condivise indipendentemente dalle appartenenze politiche e dalle dimensioni delle singole comunità. Tanto più che il fallimento del negoziato implicherebbe un ulteriore distacco dei cittadini dalle istituzioni e subire, comunque, fra qualche anno interventi assai peggiorativi da parte del Pirellone per salvare Milano dalla paralisi.

  
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